Dado ha compiuto 50 anni, e si trova a fare un bilancio della sua vita. a cosa sono serviti questi 50 anni ? a riconoscere i propri limiti e a specializzarsi nell'unica cosa che gli viene bene, stare sul palco ed intrattenere il pubblico. L'uomo, diviso dall'artista, si sente uno sconfitto in vari campi come: la cucina, lo sport, la matematica, il giardinaggio, il fai da te, il canottaggio, l'equitazione, risulta assente anche tutte le riunioni di condominio, ma quando si tratta di comicità e di linguaggio comico ecco che la sua competenza si manifesta come una lumaca dopo la pioggia, tu non la vedi arrivare ma è gia li. e anche questa volta sul palco porterà tutta la sua continua ricerca per trovare nuovi spunti di riflessione comica. In questo spettacolo in particolare Dado è un testimone della sua generazione che non può fare a meno di rappresentare 50 anni di storia del costume italiano sicuramente cambiato e certe volte non in meglio. Come ama definirsi lui: Un antropologo amatoriale al quale cade lo sguardo in continuazione sulla società piccolo borghese. Più che una missione è una urgenza, fare relazioni continue su tutto quello che lo circonda con le sue armi preferite :ironia, musica e parole.